martedì 3 luglio 2007

ODE AL COMPUTER

Alla fine il cazzo di esame l'ho passato.
In compenso mi è venuta l'ulcera.
Ho un buco nello stomaco che nemmeno una confezione di fiesta...

E ti saluto postazione comoda e girevole, blog globale di scritti polifonici e sonnolenti

Non riusciro' a dormire senza di te, senza contatto umano, senza cibernetiche effusioni.

Io bacio lo schermo e gli offro il caffe'.

Il pomeriggio mangiamo pane e mortadella insieme.

Lo tratto come un amico anche se in realta' è il mio padrone.

Gli faccio gli squilli ma è sempre occupato e quando è libero lo occupo io.

Gli faccio i ritratti e le foto e raccolgo la bile in un vasetto e la colleziono in base alle giornate.

Non mi rado spesso(ecco, fullmetal, questo è un giuoco di parole)perchè a lui non piaccio glabro

Lo corteggio e lo faccio sentire importante pur essendo impotente

Ne ammiro la capacità di piacere a tutti e mi innamoro della mia gelosia

Scrivo frasi d'amore sul diario, anni '90 in piena esplosione.

Ripenso alla prima volta che ti ho visto, dicembre 1995, eri lento e impacciato.

Invecchiando sei diventato piu' rapido e scaltro.

E hai spostato il limite dell'attesa accanto all'impazienza.

Insieme al Dio cellulare mi hai insegnato come scopare:niente piu' rossori e dita sollevate ma il polliceCERVELLO LUNGHEZZA DEL MEDIO.

Se non mi fermo davanti a te resto indietro

Se ti precedo sono un genio

Se ti accendo mi ecciti

Se ti uccido mi cancelli il coraggio

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