29/03/07
2 euri e quaranta per 2 pezzi di pizza che mi si sono pure messi sullo stomaco.Devo cacare(come dice il vocabolario di inglese alla voce "to shit"...non "cagare".Anche se è piu elegante quest'ultimo...la "g" addolcisce.Dà l'dea di una seduta rilassata, ragionata,meditativa.Con il giornale sfogliato pigramente e la sigaretta lasciata sul bidet a borbottare."cacare" è invece una seduta frenetica, sa di rivoluzione, di moti carbonari,è improvvisa, ti coglie alla sprovvista nel mezzo di una conversazione o un viaggio.E' una corsa col respiro trattenuto, è una porta chiusa male, è la fretta di spiegarsi e piegarsi in posizione quasi fetale...e non fa differenza se la si fa nel cesso o nella foga si centra il bidet,per fare prima.in quest'ultimo caso,però,attenti alla sigaretta che aveva lasciato il meditante.)ma sono all'università e non ho voglia di dire "occupato" ad estranei.
Mentre facevo la fila dal salumiere ho pensato alla calvizie(o alle calvizie?)ed al tipo seduto sulla panchina che, incurante della pioggia ritardataria di questi giorni di inverno in agonia,era un io-libro con gli occhi sulle pagine ma la mente nell'altrove cantato dalla psicanalisi.
ho pensato ai banchetti universitari e a tutte quelle forme di aggregazione che rendono l'uomo pecora e dove ognuno vende il pezzo migliore di sè urlandone il prezzo,parlando esperienze, gonfiando episodi,scrivendo sui muri appartenenze a se stessi.sempre in ritardo sul passato degli altri ma in anticipo sul proprio futuro.
ho pensato ad anime salve di de andrè ,al fossati emozionato ed emozionante che versa malinconia in "che bell'inganno sei,anima mia".
Ho pensato al sabato sera che è un giorno qualunque di una vita qualunque e al vestito vecchio che gli imponiamo ogni volta in anticipo,come un regalo mostrato 2 mesi prima del compleanno.dovrebbe essere sabato come dovrebbe essree tutti i giorni il mio compleanno.
E ho pensato che quando devo cacare è meglio non scrivere chè l'emergenza mi deconcentra.
Ho il corriere della sera ,4 sigarette e un vocabolario di spagnolo.ma nn sto viaggiando.Ho un paese cuore cattolico dal pisello ateo,un silenzio per cena e un notiziario a colazione...un DNA impazzito e paranoie da trascuratezze passate.
la realtà è solo il ciak di quello che succede sui telefonini
venerdì 13 aprile 2007
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