Hello, hell, inferno. Per me rispodere al telefono è un inferno. Come scrivere in questo periodo. Quale periodo?
Stanotte mentre mi annodavo tra le coperte dopo aver gettato il fazzoletto per terra(lo pesto sempre la mattina quando poggio per primo il mio piede destro sul tappeto.O il sinistro?Oddio, non me lo ricordo, ora vado a dormire per controllare)ho risposto al telefono. Erano le due a.m.(stavo forse aswcoltando i wilco nel dormiveglia?):"Pronto?"
Pronto un cazzo.O almeno io non lo ero.E neanche dal'altro lato pareva fossero pronti. Ho agganciato."Allora sono i wilco" ho pensato mentre discutevo con il poster appeso riguardo alla efficacia del "pronto?".
Perché si dice "pronto?" con l'intonazione da domanda?Si chiede all'altro se è pronto? Ma l'altro è pronto giacchè è stato lui a chiamare.Dunque lo chiediamo a noi stessi? Indi mettiamo a nudo la nostra insicurezza?O è un'esclamazione mascherata da domanda?"IO sono pronto, vediamo tu che sai fare, figlio di puttana". Ma così l'altro si intimidisce e riattacca.
Io mi intimidisco e torno ad ascoltare i Wilco.
lunedì 26 novembre 2007
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1 commento:
io rispondo: "chi è?": cosi elimino il problema del "pronto". Quando vado a nanna spengo il cell...cosi non mi rompe nessuno...
Ma soprattutto come cazzo è che alle due di notte hai il telefono vicino e rispondi...mentre in qualsiasi altra ora urbana è un'impresa trovarti? E soprattutto perchè poi mi richiami sempre quando sono virgineamente impegnato?
In te ci sono molte, ahimè troppe cose che non vanno...fatti vedere da una fattucchiera...oppure appecati...
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