Celebriamo
gli spigoli
i chilometri
le salite dietro la villa
i termosifoni
le pile che si scaricano sulla mie nudità
il vento che sbatte le serrande e mi fa rivestire
il cane geloso che non mi fa chiudere la porta e morde il divano
il numero sette
la maschera che tolgo a te per indossarla io
i libri con dediche insanguinate
le attese di esseri, padri una volta al mese
i film con de niro regista
le pizze al metro
il mio arnese, padre di ore sospese
la birra che mi fa pisciare
il lettore mp3 con canzoni da campi elisi
natasha e rufus wainwright
excuse me while i break my own heart tonight
il letto matrimoniale con un buco al centro
cesare pavese mai palese ma palesato
le macchie di colpa sulle dita
gli orgasmi che mi anticipano
il sangue che mi fa svenire
il sangue che mi fa vestire
romeo e giulietta che divorziano e diventano amanti
le vacanze romane(non i matia bazar)
le piante che danno chiodi di garofano
la mia forzuta debolezza
la mia secca sete di saliva che mi disseta
il febbraio lontano
il passare dei mesi che significa morte
la veranda del 1991 e quella di domani
febbraio congelato per non congelare
martedì 8 gennaio 2008
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