martedì 16 ottobre 2007

HEARTBREAK

Quelli di vueling punto com continuano a mandarmi mail anche se non prendo un aereo da quasi tre anni.Quando si tratta di far pagare non dimenticano mai un nome.

La mia scarsa igiene riempie la stanza e tutte le signore mi fanno l'occhiolino.

Rompo lo specchio per dare una possibilità all'immaginazione. Tutte queste parole fintamente casuali.

Se penso a qualcosa da scalare mi viene in mente solo la montagna e aspetto che qualcosa mi cada in testa per svegliarmi o addormentarmi.

Questi stronzi non riescono a superare neanche l'esame delle urine e lavorano a due minuti da casa e si svegliano stanchi

Questi stronzi si indignano per il gol in fuorigioco e per le tasse che aumentano, poi umiliano e commiserano la moglie guardando Buona Domenica

Questi stronzi parlano di amore eterno senza aver mai partecipato al gioco in maniera chiara.

Questi stronzi dicono ti amo soltanto quando tossiscono per il fumo dell'autobus appena partito.

Questi stronzi vedono i loro errori solo con il rewind e si danno una giustificazione

Questi stronzi battezzano l'inverno-camino, fumo, divano in fiamme, papà brucia addormentato, niente soldi questa settimana-nel fango di marciapiedi che non fanno rumore

Questi stronzi, indegni, si giocano la dignità nelle bettole del passato."Un postaccio" naso rosso "ma accogliente.Almeno parlavo con qualcuno"

Questi stronzi chiamano a mille chilometri per uscire un po' la sera e rimpiangere il divano in fiamme. Serve per asciugare il culo bagnato.

Questi stronzi, cristosanto, questi stronzi, pensano che morire con 2 milioni di persone che ti cicondano sia piu glorioso e gratificante che morire in mezzo in un paesotto del cazzo.

Questi stronzi...oh...questi stronzi pensano che non pensare metta le ruote alla felicità

Questi stronzi quando pensano di non pensare hanno gia' pensato.

Questi stronzi parlano ancora di cuscini bagnati, lacrime, tristezza e inutilità assortite.

Questi stronzi leggono di sè ma ridono del vicino di posto.

Questi stronzi parlano in terza persona

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