martedì 11 settembre 2007
UN ABBOZZO
La stanza è cosi piccola che non riesco neanche ad allargare le braccia...non potrei imitare il cristo di maratea, ecco.ha solo un letto ed un armadio a muro. non ho mai messo le lenzuola che mia mamma mi ha piegato con cura in valigia, ho sempre dormito vestito. o non ho dormito affatto. Quando torno la sera, o meglio, la mattina , dopo aver vagato zoppicante, telefono nel giubbotto di jeans anche a dicembre per vedere se ho cenni dall'italia, si una birra, massi' un'altra, questi cervezabeer sono simpatici e secondo me dividono l'incasso con i poliziotti, quanto vuoi per questo pezzo di fumo?, ormai non ho paura nei vicoli, apro la porta e mi butto sul letto come un pugile che sta andando al tappeto. Solo il tempo di mettere la sveglia(a volte, vergogna, l'ho messa anche alle 5 del pomeriggio)e gia penso a come cazzo devo fare per addorm....andato. C'e' l'acquario con i pesci a cui diamo da mangiare quando capita e due bagni di cui uno cosi stretto che devi cacare di profilo, con mezza chiappa fuori. l'altro è molto piu ampio, sembra uno di quelli che trovi sui giornali che sfogli insieme alla tua fidanzata quando si intestardisce a parlare di matrimonio, ma non funziona la doccia. Io ho battezzato quello stretto come il mio bagno e che gli altri vadano pure a cacare(nell'altro). gli altri sono renato, joana, fua ed edu. Un italiano e tre portoghesi(a tal proprosito vorrei sfatare il luogo comune secondo cui non bisogna dar retta ai luoghi comuni.BISOGNA dar retta ai luoghi comuni:i portoghesi sono scrocconi). In realtà ci sarebbero soltanto renato e joana ma gli altri due si sono stabiliti di conseguenza insieme alla loro connazionale. per fortuna sono simpatici ed anzi è abbastanza divertente svegliarsi la mattina e trovarli che dormono sul divano. Soprattutto edu, due metri di sorriso, balbuzie e timidezza. La prima volta che l'ho conosciuto mi ha stretto la mano cosi forte che ho pensato volesse rubarmela.Io non faccio niente, a parte stare attacato al computer dell'università che è a 100 metri da casa. La mattina mi sveglio a mezzogiorno, prendo un caffèveloce(lo faccio a casa perche al bar non si puo' bere:se gli chiedi un caffè corto, ti danno mezzo litro di liquido similmarrone che se ti cade sulla camicia neanche ti sporche per quanto è annacquato)fumo una benson rossa(il pacco da 20 qui costa un euro e 65!!!)e scappo da casa.Fuggo, mi volatilizzo, smammo, sparisco e tutti i sinomini dell'espressione "togliersi dai coglioni".Si, perche la casa sara' grande(tranne la mia stanza che è un loculo), avrà l'acquario-che in realtà è piu una rottura di palle-ma se ti svegli a mezzogiorno o alle dieci di sera è lo stesso:non si vede un cazzo e devi accendere la luce. Ha solo una finestra ma dà un cortiletto interno. Per sapere se piove devi uscire di casa. E per un metereopatico come me svegliarsi con la nebbia incorporata non è il massimo.Dunque come appena posso mi tolgo dalle palle. Anche perche la mia idea di "colazione con gli inquilini e discorsi sulle nostre vite prima di ora" è tramontata il secondo giorno di convivenza.Qui se non sono le sette di sera renato nemmeno solleva un sopracciglio. Per l'altro a volte bisogna aspettare anche un'ora in piu'. Da casa mia all'università il tempo di bestemmiare una sigaretta, attraversare un marciapiede e sono pronto per abbassare lo sguardo di fronte a tutti i gruppetti di persone che sembano essere contenti di stare al mondo in questo fine 2004. Io non sono triste, semplicemente vivacchio senza nostalgia che senno' diventa tutto piu difficile.E poi, cazzo, l'ho deciso io, perche mi mancano due esami di spagnolo e sono vecchio, ho 25 anni e devo muovermi a laurearmi. L'unico stronzo sulla terra che lo ha fatto solo per gli esami.Scala b, distributore, un mars, " un password, por favor" e sono su internet, la repubblica come salvagente e tutti quegli anni spesi a cercare di essere kerouac?Dormire sui marciapiedi, per strada, in un bidone, sai che bello, svegliarsi in un posto che è nessun posto e lavarsi nel bagno di un bar. Ed ora che avrei la possibilità, quasi come un no-global con il padre presidente della regione che quando si rompe il cazzo di far l'uomo contro, si taglia barba e capelli, si fa una docca e va a lavorare in banca e si trasforma nell'(s)oggetto della sua contestazione, ora che potrei...mi faccio prendere dal panico. e scelgo di creare qui la mia avigliano, le stesse abitudini, le persone che ho conosciuto mi ricordano sempre qualcuno che ho lasciato a casa, un amico un parente un nemico. Spesso vedo alessio e manila, due ragazzi di roma conosciuti il primo giorno. Quando mi incontrano mi fermano contenti, e io li imito sinceramente. Alessio è il bravo ragazzo, quello da presentare a genitori, quello che mi ero immaginato quando pensavo a come sarebbe stato stare qui. ma sta a gracia, un po' lontano .In una casa dove quando non tornano a cena lasciano un messaggio sul tavolo. Fuma le canne che qui fumano tutti.Anche io che ad avigliano rifiuto quasi sdegnato.ma la mia è una questione di principio. Non mi piace fare una cosa normale(fumare un po' d'erba, che cazzo)e a causa della proibizione, comportarmi come se stessi facendo chissa' che cosa. L'atteggiamento elitario non lo sopporto, ecco. La falsa trasgressione.Il ghetto. Qui fumano tutti ed io non disdegno. Il secondo giorno mi sono anche vomitato sulle scarpe ed ho litigato con il tassista che mi riaccompagnava a casa. Sul taxi mi ci ha messo alessio.Salutandomi "ci vediamo domani". La maggior parte della altre sere sono tornato a casa da solo, a volte anche camminando per 5 chilometri. Mi perdo spesso. Chiedo informazioni ma le persone scappano. Quando arrivo a casa e mi guardo allo specchio capisco perche.Inoltre barcollo e zigzago, sorrido fisso come la spia che ti dice che sei senza benzina e quando esagero con la cerveza piango. da solo. e immagino, mentre torno a casa, di essere un puntino sulla cartina di barcellona
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
3 commenti:
se c'è stata una lacrima nella tua birra, allora ti perdono
Forse sei ancora in biblioteca..a guardare la bella bibliotecaria...e allora guarda la bella bibliotecaria che è meglio...
Una sera che non usciamo...e vedi che deliri e macelli mi scrivi...
E io ho dato pure il tuo indirizzo a qualche amica virtuale
Del tipo:se vuoi conoscermi conosci i miei amici...
Mi prenderà x un maniaco psicopatico pazzo delirante esistenzialista nevrotico arrapato ecc ecc ecc...
Tesoro mio stasera non credo di uscire, dovrei lavarmi i capelli e mi scoccia..
Ma domani ti giuro su dio, gesù, allah e tutti i santi della processione che esco, ci beviamo qualche birra ecc ecc ecc..insomma...resisti...
mica sono deliri...sono ricordi..memories...in un periodo che non ho un cazzo da dire mi rivolgo al passato. io stasera provo ad uscire nonostante ieri mi sia sgonfiato i coglioni:siamo andati da dadù!!!!!!!!!
caro mal paso, se capisco chi sei...che mi sfotti e mi canzoni sempre....
Posta un commento